venerdì 8 marzo 2013

Piatti e piramidi


Tutti sicuramente hanno sentito parlare della "piramide alimentare", un grafico che schematizza la gerarchia degli alimenti a seconda della loro importanza: tanto più importanti gli alimenti, tanto più in basso si trovano, a formare la base della piramide. In realtà per quel che riguarda l'alimentazione, questo tipo di visualizzazione sta gradualmente cedendo il posto a uno nuovo schema simbolico, quello del piatto, adottato ufficialmente negli Stati Uniti:
Personalmente trovo l'immagine del piatto molto più efficace di quella della piramide nel trasmettere i giusti rapporti fra gli alimenti, e io stessa ho sempre in mente questa figura quando compongo i miei pasti, idealmente il mio piatto è proprio come quello sopra, con l'esclusione del bicchiere "Dairy" che a me è quasi precluso.
Sono in pochi a sapere che sono state elaborate anche altre 'piramidi' oltre a quella alimentare. Le più notevoli sono forse la "piramide dell'idratazione", che suggerisce la maniera migliore di assumere liquidi (pare incredibile che ci sia bisogno di produrre uno schema per l'idratazione, ma a quanto pare la gente che si idrata a furia di birra, caffè e coca-cola è più numerosa di quel che si crede) e la "piramide del movimento", molto più interessante nel mio caso.
Non ci sono due esperti a questo mondo che siano assolutamente d'accordo su ogni dettaglio di queste piramidi e piatti, come si può facilmente notare facendo un rapido giro su internet, quindi penso nessuno si dovrebbe offendere se posto qui la mia personale piramide del movimento, quella a cui vorrei ispirarmi in futuro (peraltro non me la sono inventata, l'ho rielaborata partendo da quelle che ho trovato in giro):

Ecco, il disegno l'ho fatto.
Adesso dovrei staccare il fondoschiena da di fronte al computer e cominciare, uhm, a camminare suppongo. Come si fa a passare dalla quasi totale inattività fisica a questa cosa triangolare qua sopra?

Nessun commento:

Posta un commento