venerdì 8 marzo 2013

Che ci sto a fare qui?


Dunque, fino all'anno scorso ero sempicemente golosa, non è che avessi la passione della cucina. E per molti versi non ce l'ho neanche ora, mi manca quella che credo essere la dote principale dei grandi chef: l'accuratezza. Io in cucina sono frettolosa ed approssimativa; essenzialmente, non vedo l'ora di passare dai fornelli alla tavola e mangiare.
Ma poi ho dovuto prendere coscienza di alcuni problemi di salute la cui descrizione vi risparmio, diciamo solo che ho scoperto di soffrire di alcune intolleranze, in particolare ai latticini, in misura minore alle uova, e forse anche qualcos'altro (stiamo controllando). Ma, soprattutto, mi hanno dato circa il 50% di possibilità di sviluppare il diabete nel corso dei prossimi 10 anni.
Urge cambiamento di stile di vita, devo fare più movimento, molto più movimento (e sarà dura, molto dura, perché io sono di natura molto sedentaria, come si vede anche dal fatto che sto qua seduta al computer a scrivere un blog invece di fare ginnastica o almeno una sana passeggiata). E devo cambiare alimentazione. Niente latticini, niente uova, niente zucchero, niente farine raffinate, pasti dal carico glicemico il più possibile modesto. Niente alcool, tranne che, eventualmente, per cucinare. Pochi grassi saturi. Niente grassi idrogenati. Evitare se possibile salumi e insaccati. Andarci piano col sale perché anche la pressione ogni tanto fa scherzi. In compenso, aumentare il consumo di frutta, e soprattutto verdura. Ho dimenticato qualcosa? mmmh mi pare di no, eventualmente aggiungo dopo.
Non mi è stato chiesto un controllo delle calorie, grazie al cielo, anche se è ovvio che dovrei impormi un po' di restrizione calorica per perdere alcuni di quei 35 kg di troppo che mi trovo addosso Sì, sono obesa, anche se, curiosamente, a quanto pare  non lo sembro. "Sono una falsa magra, hi hi hi" dicevo ridacchiando imbarazzata ai medici che mi dichiaravano a occhio 'sovrappeso' e poi calcolando il mio BMI, mi diagnosticavano un'obesità di secondo grado. Quanti obesi così circolano per il mondo, senza sapere di esserlo, senza conoscere i rischi che corrono, senza sapere come nutrirsi, senza sapere poi che è possibile e udite udite persino piacevole, cambiare in meglio la propria alimentazione? 
Comunque, non avrei accettato una dieta ipocalorica, ne' la accetterò in futuro. Le diete ipocaloriche non solo rendono la mia vita miserabile (che me ne faccio di una vita più lunga, se è miserabile) ma mi causano un effetto yo-yo da paura. Ho fatto tre diete ipocaloriche nella mia vita, ogni volta ho perso molti chili, ma poi li ho rimessi tutti su con lauti interessi. Ho fatto il calcolo: almeno 17 dei chili che mi ritrovo addosso sono dovuti all'effetto yo-yo. Le diete ipocaloriche vanno benissimo forse per chi deve perdere solo quei tre chiletti di troppo sui fianchi in vista della prova bikini, ma una persona obesa è un umano dal metabolismo malato. Non ha senso fargli perdere un sacco di chili in pochi mesi affamandolo e deprimendolo, per poi, dopo avergli per bene sconquassato il suo già scassato metabolismo, inseguire l'idea di una 'dieta di mantenimento' che all'inizio non si sa bene neanche in cosa dovrebbe consistere. Poi, alla dieta di mantenimento per lo più non ci si arriva mai, perché l'obeso di solito crolla prima. Io, almeno, riesco a resistere con la dieta fino a che finisce la prima estate, poi, appena arriva il freddo e cambia l'ora, arriva un giorno in cui ho una voglia di zuccheri, ma una voglia, che mi fa letteralmente impazzire, non sto scherzando. Con la bava alla bocca mi lancio su tutto quello che trovo in dispensa e nel frigorifero, mi faccio fuori 4 tavolette di cioccolato al latte in un botto. Non si riesce più a recupare.
No, basta, ci sono passata tre volte, ora basta. Bisogna partire dalla fine: dalla dieta di mantenimento. Bisogna, prima scoprire qual è il modo giusto di nutrirsi, misurarsi con se stessi, sapere come mangiare in maniera sana e che piace, ricondurre il proprio metabolismo a gestire l'appetito, le riserve di grasso, la nutrizione, nella maniera più sana; poi eventualmente si può pensare a ridurre leggermente le dosi. Lo scopo non deve essere di dimagrire 20 kg tra aprile e settembre (come ho fatto io anni fa, poi ne ho rimessi su 27). Io, voglio dimagrire in media un chilo al mese, non di più. Poi naturalmente ci saranno periodi in cui mi sgonfierò di più, altri in cui non mi sgonfierò affatto, ma in media il calcolo è quello.
Da circa 6 mesi ho cambiato alimentazione. E sto meglio, molto meglio, ho anche perso 6 chili, uno al mese, come volevo. Non sono molti, ma fanno già differenza.
Aggiungo qualcos'altro su me stessa: vorrei vivere in maniera più ecosolidale, quindi mi interessa l'ecocucina. E sono mamma di un bambino di 6 anni, che non solo vorrei nutrire nella maniera più sana, ma a cui vorrei fornire una buona educazione alimentare. E due volte al mese devo cucinare per un gruppo di una decina di bambini all'interno di una specie di mensa autogestita.
E quindi torniamo a bomba alla ragion d'essere di questo blog:
  • Fornirmi un modo per restare focalizzata su quel che sto cercando di fare con la mia alimentazione, una specie di diario alimentare insomma. No, non posterò tutte le schifezze che mangio e le mie depressioni di quando inciampo e mangio quello che non dovrei, ma insomma in qualche modo farò il punto, segnalerò quello che scopro riguardo all'alimentazione, etc.
  • raccogliere e segnalare, più di rado creare, ricette sane e golose che si possano realizzare all'interno dei principi alimentari che ho deciso di seguire, se possibile con un occhio al riutilizzo e all'ecologia
  • raccogliere, segnalare, più di rado creare, ricette sane e golose per bambini, anche al di fuori dei miei principi alimentari visto che dei bambini sani di solito si possono permettere qualcosa in più senza troppi danni
  • varie ed eventuali

3 commenti:

  1. vedo che ci sei arrivata anche tu alla conclusione che le diete ipocaloriche sono sbagliate, ma devi fare il passo successivo: è l'attività fisica quello che rende uno stile di vita - e non già un regime nutrizionale o l'altro - sano o meno. Non ci sono alternative.

    tra l'altro potresti scoprire che si può "scoprire" l'attività fisica, se trovi quella giusta per te. Io ad esempio a quasi 50 anni, anni fa, ho scoperto la corsa, una attività da cui letteralmente rifuggivo e che invece è diventata per me quasi una mania.

    Paolo

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  2. Hai ragione. La realtà è che però c'e' una grande tendenza a sopravvalutare il valore delle diete e a sottovalutare quello dell'attività fisica. Per ogni parola spesa per questa, ce ne saranno 10 spese parlando di diete, alimenti, etc. Non so se hai dato un'occhiata al sito dell'INRAN che, almeno per quanto mi riguarda, ha costituito un pò una rivoluzione copernicana rispetto al modo in cui intendevo la nutrizione.

    Se hai domande specifiche, c'e' anche la possibilità di sfruttare questo forum che ti consiglio caldamente, sempre gestito da Andrea Ghiselli: http://forum.corriere.it/nutrizione/. Per qualche motivo è "nascosto" tra i forum del Corriere della Sera, quindi difficile da scoprire. Se hai dei dubbi del tipo "è vero che...?" ti consiglio di farne uso. Andrea risponde ogni sera a tutte le domande ricevute. In fretta ma a tutte, proprio tutte.

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