venerdì 8 marzo 2013

Alla ricerca della colazione ideale (4) - Colori, frullati, ricette


Sempre più spesso incappo in opuscoli informativi, o pagine web, che insistono sul colore di frutta e verdura.
Molto frequentemente, viene proposta la "dieta dei 5 colori", non una vera e propria dieta, quanto la prescrizione di consumare ogni giorno cinque diverse porzioni di frutta e verdura diversificate per gruppo cromatico:
  • Blu-viola p.es. mirtilli, melanzane, radicchi rossi, fichi, prugne etc.
  • Verde dai kiwi ai broccoli passando per le indivie c'è solo l'imbarazzo della scelta
  • Bianco aglio, cipolla, cavolfiori, finocchi, etc.
  • Giallo-arancio carote, zucche, limoni, albicocche, pesche, mele e così via
  • Rosso fragole, mele, pomodori, peperoni, ravanelli, rape rosse, e chi più ne ha più ne metta
Ognuno di questi gruppi dovrebbe apportare diverse sostanze specifiche di cui il nostro organismo fabbisogna, per intenderci dagli antociani del gruppo blu, alla clorofilla del verde, al betacarotene dell'arancio, al licopene del rosso e così via, e usando tutta la scala cromatica ci si garantirebbe un'apporto adeguato di nutrienti importanti.
 
Nutro qualche dubbio sulla scientificità di tali suddivisioni, che mi paiono un tantino arbitrarie, e non è un caso, mi sembra, che gli informatori più seri tendano semmai ad insistere sulle caratteristiche specifiche dei singoli alimenti, insegnando come abbinarli (per esempio verdure diuretiche assieme a cibi salati) o come non abbinarli (pare che il classico abbinamento tra ricotta e spinaci per esempio sia pessimo; spero di non dire fesserie, ma mi pare di ricordare di aver letto che gli ossalati degli spinaci ostacolano l'assorbimento del calcio dei latticini, o qualcosa del genere). In altri casi, quantomeno, i gruppi cromatici si moltiplicano, suddividendo i vegetali in gruppi più complessi, quindi sperabilmente più vicini alle loro reali caratteristiche, e senza pretesa di consumo quotidiano di tutto l'arcobaleno, ecco l'ultimo in ordine di tempo che mi è capitato sott'occhio:
 
 
 
Comunque sia, sebbene assai probabilmente rozza e poco rigorosa, la divisione nei cinque gruppi di cui all'inizio è alquanto pratica nella vita quotidiana: se ci si pone come regola di consumare solo frutta e verdura di stagione, avere l'obiettivo di consumare quotidianamente vegetali di 5 colori diversi ci stimola a consumare innanzitutto più frutta e verdura, ed effettivamente ci apporta una quantità molto elevata di sostanze salutari. Trovo quindi una buona idea fare la spesa tenendo quei cinque colori a mente, riempiendo la dispensa e cercando di consumare un po' di tutto ogni giorno. Non che sia sempre facile: io per esempio detesto il radicchio rosso, o quantomeno diciamo che non mi piace crudo, e in questa stagione sono quindi un po' in difficoltà col gruppo blu-viola; e il rosso, in inverno, finisce anche lui spesso per essere consumato cotto, visto che rape e ravanelli dopo un po' stufano.... comunque in qualche modo qualcosa ogni giorno combino.
 
Inoltre, non sembra che tutti diano uguale importanza a tutti i colori: di gran lunga il colore più propagandato da nutrizionisti e salutisti di varie fedi, sembra essere il VERDE. Provate un po' a cercare "green smoothie" su Google.
 
(immagine presa su http://greensmoothiesblog.com/green-smoothie-facts/ dove trovate anche la ricetta ) 
 
Non ho le basi culturali per giudicare la fondatezza di tali entusiasmi, ma in linea di massima mi pare che consumare una buona quantità di verdure a foglia verde sicuramente debba essere una buona idea, se non ci si dimentica di mangiarci assieme un po' di tutto.
 
I "green smoothies", cioè i frullati verdi (anche noti come succhi verdi), hanno una ricetta di base alquanto semplice, che può essere facilmente "espropriata" per realizzare frullati di qualsiasi colore:
  • un po' di frutta o verdura a piacere
  • frutta o verdura verde (di solito verdura a foglia verde)
  • acqua o ghiaccio o altro liquido a piacere, per esempio the verde, succo di frutta e verdura centrifugata, latte, yogurt, latte di mandorle, di soia etc.
  • varie ed eventuali, del tutto facoltative (per esempio, per chi se lo può permettere, zucchero, o altro dolcificante)
Frullare il tutto.

Beh direte voi, sai che scoperta. Eppure, quanto spesso ve ne fate uno? Scommetto quasi mai, perché messa così la ricetta non è che faccia molta voglia, ma....
invece ci sono molti buoni motivi per prendere in considerazione questi semplici mix:
  1. Sono facili e velocissimi da realizzare, si perde tempo solo nella pulizia delle verdure, cosa che può essere fatta in anticipo. 
  2. In molti casi (dipende ovviamente dagli ingredienti) si possono anche conservare per una discreta quantità di tempo, cosa che permette per esempio di farli a casa e portarseli in giro in un thermos, o di farli la mattina e consumarli un po' per volta durante la giornata.
  3. Possono diventare più complessi e dare origine a ricette molto gustose, degne del ruolo di antipasto o primo piatto estivo
  4. Per chi è inappetente di mattina, sono una colazione leggera e digeribile
  5. Sono ottimi ammazzafame, spuntini che ti consentono di arrivare con facilità al pranzo o alla cena, senza farti ingerire troppe calorie.
  6. Hanno una versatitlità inaspettata: aggiungendo zucchero (o magari possibilmente qualche dolcificante tipo stevia, concentrato di mela, o sciroppo d'agave) si trasformano da bevanda salutista in succo di frutta fresco per bambini e aggiungendo un ingrediente alcoolico, tipo vino o spumante, o superalcolico, diventano un long drink o aperitivo da servire agli ospiti meno salutisti (mentre noi ci beviamo solo il frullato senza alcool per far loro compagnia)
  7. Inutile dire che, ovviamente nella versione senza zucchero e senza alcool, sono contemporaneamente sani e buoni, basta trovare gli abbinamenti giusti
Passando agli esempi pratici, eccone uno interessante:

Alla ricerca della colazione ideale (3)

Crema Budwig


Parlando con un'amica della mia difficoltà di giungere fino all'ora di pranzo senza essere affamata già alle 10 di mattina, mi sono sentita consigliare la Crema Budwig, colazione cardine del metodo Kousmine,  la cui formulazione originale si può trovare per esempio su http://www.metodokousmine.it/Alim-Budwig.htm . 
L'ho provata e da allora è diventata un elemento molto frequente della mia colazione. 
Si tratta di una ricetta molto completa, equilibrata ed energetica, che può essere realizzata in diverse varianti a seconda dei gusti, consente di affrontare la mattinata nel modo migliore e di arrivare fino all'ora di pranzo senza botte di fame. Contiene tutti gli elementi della mia colazione ideale: cereali integrali, proteine e frutta e verdura fresche.
E ha una caratteristica piuttosto notevole: è BUONA!!
Il suo principale difetto è il colore, solitamente marroncino, che può comunque essere corretto usando gli opportuni ingredienti. Fragole e mirtilli per esempio danno un colore molto invitante. Ha anche una consistenza piuttosto densa, ma anche qui è sufficiente scegliere e dosare con saggezza gli ingredienti. Un altro difetto, volendo, è che non è piacevole, soprattutto per i membri della famiglia che non la consumano, sopportare il rumore prolungato del frullatore appena svegli. Si può ricorrere al compromesso di frullare i cereali e gli ingredienti che si vogliono macinare la sera prima, e aggiungere la frutta a pezzetti e gli altri ingredienti la mattina subito prima di consumarla. Non è la formula ideale, perché sembra sia meglio consumare i cereali appena macinati, affinché non perdano importanti sostanze con l'ossidazione, ma tutto sommato è un accettabile  compromesso.
Io me ne faccio spesso una versione "verde", per lo più senza la banana prevista dalla ricetta originale, che realizzo al momento con l'aiuto del Bimby (Thermomix), ma che può essere realizzata anche con un qualsiasi buon frullatore:
Ingredienti:
  • un cucchiaio di chicchi di cereali il più possibile integrali (p.es. riso, orzo, avena, grano saraceno, miglio, amaranto etc.)
  • un cucchiaio e mezzo di semi di lino
  • un'abbondante manciata di noci o semi (p.es. noci, mandorle, anacardi, semi di girasole, semi di zucca etc... comunque NON arachidi)
  • uno yogurt di soia (non sempre) o yogurt tradizionale intero con fermenti lattici vivi
  • mezzo limone, con semi e buccia (la buccia dà un saporino veramente gradevole) oppure solo il succo, se il frullato è già molto denso. D'inverno, spesso invece del limone metto altri agrumi, per esempio un'arancia (con solo un pezzetto di buccia), o delle clementine, etc.
  • frutta fresca di stagione
  • un'abbondante manciata di vegetali misti a foglia verde (spinacini, valeriana, rucola, lattuga, menta, basilico, radicchio etc.). Non solo apportano vitamine, clorofilla e sostanze salutari, aumentano le fibre dando senso di sazietà e abbassano l'indice glicemico medio del pasto, ma trovo che ci stiano particolarmente bene e che rendano la crema piacevolmente... croccante


Frullare macinando finemente dapprima i cereali, i semi e le noci, poi aggiungere la frutta, lo yogurt e le verdure, frullando, se lo si desidera, fino ad ottenere la consinstenza desiderata.
Per quel che riguarda i bambini, mio figlio, quando l'ha vista la prima volta, con quel colore marroncino, l'ha accolta con un bel "BLEAHHHH" e finora la sua risposta è rimasta la stessa. Ma io penso che quando torna l'estate e torna la frutta rossa, proverò a presentargli una mattina una Crema Pirata di mia invenzione, contenente riso integrale come cereale, semi di girasole, niente robina verde dentro, e tante fragole o mirtilli o qualsiasi frutto gli piaccia in quel momento, con coreografia opportuna. Magari senza yogurt, vedremo. Ho qualche speranza.
(3 - continua)

Alla ricerca della colazione ideale (2)

I CENTRIFUGATI

La mia centrifuga l'ho comprata secoli fa, e come spesso succede, dopo un iniziale periodo di curiosità ed esperimenti un po' a casaccio, a un certo punto ho semplicemente smesso di usarla, tanto che è finita sullo scaffale più alto della cucina. Fino a poco tempo fa, quando è venuta l'ora della riscossa.

Una sera ci siamo ritrovati, a cena, all'Arc di San Marc (http://www.larcdisanmarc.it), un negozio bio con annesso ottimo ristorante, e vedo passare, diretto a un tavolo vicino, un bel bicchierone con dentro un succo dal bel colore rosso e invitante. Ne ho subito ordinato uno anch'io, buonissimo! Tanto buono che sono riuscita solamente ad assaggiarlo, perché subito il nostro seienne se n'è impossessato e... se l'è bevuto tutto!
Dico, un mezzo litrozzo di succo di verdure tutto nel pancino di un bambino che se dovesse scegliere il suo cibo preferito, non sceglierebbe certo un vegetale. Ho dovuto ordinarne un altro. Ho chiesto quali fossero gli ingredienti, e mi è stato risposto 'mela, rape rosse, zenzero e un po' tutte le verdure di stagione che ci capita di avere'.
Detto fatto, il giorno dopo ho tirato giù la centrifuga e almeno per ora non abbiamo intenzione di spostarla dal ripiano della cucina.

La centrifuga rimuove la maggior parte delle fibre di frutta e verdura, cosa che di per se è un po' un peccato visto che le fibre fanno benissimo, abbassano l'indice glicemico dei cibi e danno un senso di sazietà molto utile a chi vuole tenere sotto controllo il peso; ma talvolta, specie di mattina quando non è che si ha un grande appetito, e si ha voglia e bisogno di liquidi, proprio le fibre sono ciò che, per poca voglia, ci scoraggia dal consumare frutta e verdura. Un centrifugato ci fornisce una bomba di vitamine e sostanze salutari, ci reidrata, ci fornisce un modo per aumentare la dose di sostanze provenienti da ortaggi verdi, rifilando spinaci anche ai bambini, ed è il metodo ideale per sfruttare parti di frutta e verdura che pur essendo ancora piene di ottimi nutrienti vengono solitamente gettate in quanto troppo fibrose e difficili da utilizzare o brutte da vedere: foglie esterne e gambi di finocchi, gambi di prezzemolo e di spinaci, bucce e torsoli, avanzi di sedano, frutta e verdura un po' avvizzite etc...

La buona notizia è che con gli ingredienti giusti i centrifugati sono veramente squisiti e possono diventare un piacevole vizio mattutino.
Per noi l'alchimia mattutina funziona bene con questi ingredienti:

  • Mela, per dolcificare, di solito già qualche spicchio è sufficiente. Anche la pera o altra frutta dolce vanno bene. Le carote dolcificano meno ma sono un'ottima aggiunta.
  • Rapa rossa, ha un buon sapore ma soprattutto regala un intenso colore rosso che nemmeno i succhi verdi provenienti dalle verdure a foglia riescono ad annullare del tutto. Anche l'occhio vuole la sua parte. D'estate ci si può sbizzarrire di più con frutta rossa, o usare invece i mirtilli per un bel color blu. Naturalmente anche un bel verde vivace è piacevole, vi sono molte verdure a foglia verde che danno un bel colore intenso senza dare un sapore troppo deciso, per esempio il prezzemolo. Al mio nanerottolo piace anche molto quando i diversi succhi formano nel recipiente diversi strati di colore.
  • Zenzero, un pezzettino. Non è detto che piaccia e bisogna fare attenzione a non usarne troppo perché per i bambini è un po' piccante. A noi piace, e trovo che lo zenzero dia al centrifugato quel certo non so che, che lo rende particolarmente ghiotto. Senza contare che pare sia un piccolo toccasana, come molte spezie.
  • un po' di limone. Non lo metto sempre, comunque oltre a fare benissimo e a contribuire al gusto, aiuta a contrastare l'ossidazione della bevanda. I succhi centrifugati infatti vanno bevuti freschissimi, non durano, e se volete che un bambino lo beva tutto è meglio dargli il suo tempo e fare in modo che non si ritrovi a dover buttar giù un liquido dallo scoraggiante color marroncacca.
  • un po' di tutto. Mescolando diversi ingredienti non c'è il rischio che un sapore dominante renda il succo sgradevole. Ovviamente con verdura dal sapore deciso, tipo il sedano, bisogna andarci piano. Comunque è un ottimo sistema per somministrarsi anche verdure che di solito non piacciono, ma fanno bene.
  • per i bambini, potrebbe essere indicato abbondare col dolce, magari aggiungendo un cucchiaino di miele o sciroppo d'acero o sciroppo di frutta.

Una cosa molto simpatica dei centrifugati è che sono ottimi per somministrare medicinali ai bambini: il sapore del centrifugato copre eventuali sapori sgradevoli del medicinale, e i medicinali, essendo frequentemente zuccherati, dolcificano il centrifugato.

Immagino sia possibile creare centrifugati molto ghiotti anche con altre spezie, per esempio mi ripropongo spesso di sperimentare con aglio, coriandolo, origano etc... soprattutto nell'ottica di creare centrifugati non dolci da usare magari come antipasto a pranzo o a cena. Se avete ricette o idee da condividere, vi prego di inviarmele!
(2 - continua)

Piatti e piramidi


Tutti sicuramente hanno sentito parlare della "piramide alimentare", un grafico che schematizza la gerarchia degli alimenti a seconda della loro importanza: tanto più importanti gli alimenti, tanto più in basso si trovano, a formare la base della piramide. In realtà per quel che riguarda l'alimentazione, questo tipo di visualizzazione sta gradualmente cedendo il posto a uno nuovo schema simbolico, quello del piatto, adottato ufficialmente negli Stati Uniti:
Personalmente trovo l'immagine del piatto molto più efficace di quella della piramide nel trasmettere i giusti rapporti fra gli alimenti, e io stessa ho sempre in mente questa figura quando compongo i miei pasti, idealmente il mio piatto è proprio come quello sopra, con l'esclusione del bicchiere "Dairy" che a me è quasi precluso.
Sono in pochi a sapere che sono state elaborate anche altre 'piramidi' oltre a quella alimentare. Le più notevoli sono forse la "piramide dell'idratazione", che suggerisce la maniera migliore di assumere liquidi (pare incredibile che ci sia bisogno di produrre uno schema per l'idratazione, ma a quanto pare la gente che si idrata a furia di birra, caffè e coca-cola è più numerosa di quel che si crede) e la "piramide del movimento", molto più interessante nel mio caso.
Non ci sono due esperti a questo mondo che siano assolutamente d'accordo su ogni dettaglio di queste piramidi e piatti, come si può facilmente notare facendo un rapido giro su internet, quindi penso nessuno si dovrebbe offendere se posto qui la mia personale piramide del movimento, quella a cui vorrei ispirarmi in futuro (peraltro non me la sono inventata, l'ho rielaborata partendo da quelle che ho trovato in giro):

Ecco, il disegno l'ho fatto.
Adesso dovrei staccare il fondoschiena da di fronte al computer e cominciare, uhm, a camminare suppongo. Come si fa a passare dalla quasi totale inattività fisica a questa cosa triangolare qua sopra?

Ritmi di vita, ovvero: alla ricerca della colazione ideale


La colazione per me è sempre stata un punto dolente.
Sembra assodato che si dovrebbe fare una colazione abbondante ed equilibrata, un pranzo digeribile e nutriente e una cena leggera, ma di fatto finisco quasi sempre per fare le cose al rovescio, e so di non essere la sola. In particolare, la colazione finisce per essere leggera, veloce o inesistente perché la mattina di solito abbiamo lo stomaco bloccato (per lo più dalla cena del giorno precedente, chi cena leggero la mattina è di rado inappetente) e perché tutti vanno di corsa: bambino da portare a scuola, marito al lavoro, lavori vari da sbrigare anche per me casalinga. Da quest'anno poi Leonardo va a scuola a tempo parziale, quindi di solito la mattina cerco di sbrigare il più possibile, poi pranzo al volo e via a prenderlo. Mio marito pranza al lavoro e di solito si tiene leggero per non essere appesantito durante il pomeriggio. Resta solo la sera per ritrovarci tutti attorno a un tavolo, e nutrirci come dio comanda. 
Mi riesce difficile pensare di mettere tutti attorno al tavolo di mattina per una colazione ricca: magari riusciremmo ad avere più appetito facendo una cena molto leggera, ma se la colazione deve diventare un vero pasto (anzi, il pasto principale) allora richiede anche i tempi di un vero pasto: per quanto si possa un po' giocare d'anticipo preparando parte degli ingredienti il giorno prima, e se, come sembra consigliabile, la colazione deve contenere frutta e verdura fresche, e se inoltre non vogliamo mangiare cibo stantio, dovrei comunque svegliarmi prima delle 6 per preparare il tutto, e svegliare marito e bambino almeno 45 minuti prima rispetto ad ora. Mi dispiace, ma non se ne parla neanche. Anche perché dovremmo anticipare la cena e andare a letto presto per poterlo fare, entrambe cose sane ma.... non è che lavoro e scuola finiscano prima, e cenare e dormire prima vorrebbe anche ridurre o rinunciare ai nostri comuni riti serali. Insomma non mi pare un gran miglioramento nello stile di vita, mi pare anzi più stressante.
Cerco quindi una via di mezzo. Per ora mio marito fa colazione con noi solo durante weekend e vacanze, ma il resto della famiglia a colazione si concede qualcosa di più. La colazione ideale, a cui cerco di ispirarmi e a cui cerco di abituare il bambino comprende tre elementi:
  • Frutta e verdura
  • cereali integrali
  • proteine, per lo più sotto forma di semi e frutta a guscio, e/o yogurt naturale o di soia, non dolcificato. Vanno bene anche (ma li uso molto meno spesso) latte di soia, latte vaccino e ricotta (per chi non è intollerante al lattosio ovviamente), tofu, ma anche uova, pollo, pesce. Proteine, insomma, ci siamo capiti :-)
Non riesco sempre ad attenermi a questo schema, soprattutto nel caso del bambino, che ha i suoi umori alimentari, qualche volta non ha fame, qualche volta vuole mangiare roba non esattamente sana, come quelle stupide gallette di riso soffiato non integrale coperte di cioccolato al latte che sa dio perché gli ha comprato il papà, ma in linea di massima sto riuscendo ad avvicinarmi sempre più a questo modello.
Condivido qui, e nei post a seguire, alcune scoperte riguardo a questo pasto.

Che ci sto a fare qui?


Dunque, fino all'anno scorso ero sempicemente golosa, non è che avessi la passione della cucina. E per molti versi non ce l'ho neanche ora, mi manca quella che credo essere la dote principale dei grandi chef: l'accuratezza. Io in cucina sono frettolosa ed approssimativa; essenzialmente, non vedo l'ora di passare dai fornelli alla tavola e mangiare.
Ma poi ho dovuto prendere coscienza di alcuni problemi di salute la cui descrizione vi risparmio, diciamo solo che ho scoperto di soffrire di alcune intolleranze, in particolare ai latticini, in misura minore alle uova, e forse anche qualcos'altro (stiamo controllando). Ma, soprattutto, mi hanno dato circa il 50% di possibilità di sviluppare il diabete nel corso dei prossimi 10 anni.
Urge cambiamento di stile di vita, devo fare più movimento, molto più movimento (e sarà dura, molto dura, perché io sono di natura molto sedentaria, come si vede anche dal fatto che sto qua seduta al computer a scrivere un blog invece di fare ginnastica o almeno una sana passeggiata). E devo cambiare alimentazione. Niente latticini, niente uova, niente zucchero, niente farine raffinate, pasti dal carico glicemico il più possibile modesto. Niente alcool, tranne che, eventualmente, per cucinare. Pochi grassi saturi. Niente grassi idrogenati. Evitare se possibile salumi e insaccati. Andarci piano col sale perché anche la pressione ogni tanto fa scherzi. In compenso, aumentare il consumo di frutta, e soprattutto verdura. Ho dimenticato qualcosa? mmmh mi pare di no, eventualmente aggiungo dopo.
Non mi è stato chiesto un controllo delle calorie, grazie al cielo, anche se è ovvio che dovrei impormi un po' di restrizione calorica per perdere alcuni di quei 35 kg di troppo che mi trovo addosso Sì, sono obesa, anche se, curiosamente, a quanto pare  non lo sembro. "Sono una falsa magra, hi hi hi" dicevo ridacchiando imbarazzata ai medici che mi dichiaravano a occhio 'sovrappeso' e poi calcolando il mio BMI, mi diagnosticavano un'obesità di secondo grado. Quanti obesi così circolano per il mondo, senza sapere di esserlo, senza conoscere i rischi che corrono, senza sapere come nutrirsi, senza sapere poi che è possibile e udite udite persino piacevole, cambiare in meglio la propria alimentazione? 
Comunque, non avrei accettato una dieta ipocalorica, ne' la accetterò in futuro. Le diete ipocaloriche non solo rendono la mia vita miserabile (che me ne faccio di una vita più lunga, se è miserabile) ma mi causano un effetto yo-yo da paura. Ho fatto tre diete ipocaloriche nella mia vita, ogni volta ho perso molti chili, ma poi li ho rimessi tutti su con lauti interessi. Ho fatto il calcolo: almeno 17 dei chili che mi ritrovo addosso sono dovuti all'effetto yo-yo. Le diete ipocaloriche vanno benissimo forse per chi deve perdere solo quei tre chiletti di troppo sui fianchi in vista della prova bikini, ma una persona obesa è un umano dal metabolismo malato. Non ha senso fargli perdere un sacco di chili in pochi mesi affamandolo e deprimendolo, per poi, dopo avergli per bene sconquassato il suo già scassato metabolismo, inseguire l'idea di una 'dieta di mantenimento' che all'inizio non si sa bene neanche in cosa dovrebbe consistere. Poi, alla dieta di mantenimento per lo più non ci si arriva mai, perché l'obeso di solito crolla prima. Io, almeno, riesco a resistere con la dieta fino a che finisce la prima estate, poi, appena arriva il freddo e cambia l'ora, arriva un giorno in cui ho una voglia di zuccheri, ma una voglia, che mi fa letteralmente impazzire, non sto scherzando. Con la bava alla bocca mi lancio su tutto quello che trovo in dispensa e nel frigorifero, mi faccio fuori 4 tavolette di cioccolato al latte in un botto. Non si riesce più a recupare.
No, basta, ci sono passata tre volte, ora basta. Bisogna partire dalla fine: dalla dieta di mantenimento. Bisogna, prima scoprire qual è il modo giusto di nutrirsi, misurarsi con se stessi, sapere come mangiare in maniera sana e che piace, ricondurre il proprio metabolismo a gestire l'appetito, le riserve di grasso, la nutrizione, nella maniera più sana; poi eventualmente si può pensare a ridurre leggermente le dosi. Lo scopo non deve essere di dimagrire 20 kg tra aprile e settembre (come ho fatto io anni fa, poi ne ho rimessi su 27). Io, voglio dimagrire in media un chilo al mese, non di più. Poi naturalmente ci saranno periodi in cui mi sgonfierò di più, altri in cui non mi sgonfierò affatto, ma in media il calcolo è quello.
Da circa 6 mesi ho cambiato alimentazione. E sto meglio, molto meglio, ho anche perso 6 chili, uno al mese, come volevo. Non sono molti, ma fanno già differenza.
Aggiungo qualcos'altro su me stessa: vorrei vivere in maniera più ecosolidale, quindi mi interessa l'ecocucina. E sono mamma di un bambino di 6 anni, che non solo vorrei nutrire nella maniera più sana, ma a cui vorrei fornire una buona educazione alimentare. E due volte al mese devo cucinare per un gruppo di una decina di bambini all'interno di una specie di mensa autogestita.
E quindi torniamo a bomba alla ragion d'essere di questo blog:
  • Fornirmi un modo per restare focalizzata su quel che sto cercando di fare con la mia alimentazione, una specie di diario alimentare insomma. No, non posterò tutte le schifezze che mangio e le mie depressioni di quando inciampo e mangio quello che non dovrei, ma insomma in qualche modo farò il punto, segnalerò quello che scopro riguardo all'alimentazione, etc.
  • raccogliere e segnalare, più di rado creare, ricette sane e golose che si possano realizzare all'interno dei principi alimentari che ho deciso di seguire, se possibile con un occhio al riutilizzo e all'ecologia
  • raccogliere, segnalare, più di rado creare, ricette sane e golose per bambini, anche al di fuori dei miei principi alimentari visto che dei bambini sani di solito si possono permettere qualcosa in più senza troppi danni
  • varie ed eventuali